Sarebbe dovuto arrivare in ottobre il rilascio dell’ ’update crittografico dei DNS da parte della società
Internet Corporation for Assigned Names and Numbers (ICANN), l’ente che si occupa della gestione degli indirizzi web su scala internazionale, ma è stata posticipata a data da destinarsi, causa ritardi tecnici da parte di provider e operatori di rete. Nel mirino della sicurezza internazionale vi sono, infatti i Domain Name System, con aggiornamenti che mirano a salvaguardare la Root Zone, il
"dominio radice” in cui sono ubicati i server che sostengono reti internet di pubblico utilizzo. Nello specifico, la società ha dichiarato che “circa uno su quattro utenti di Internet a livello globale, o 750 milioni di persone, potrebbe essere influenzato dal roll-out della key di sicurezza KSK”.
Le infrastrutture digitali attualmente utilizzate non consentirebbero, dunque al momento l’installazione del nuovo codice nel loro sistema, per
problematiche relative al proprio software o errori di aggiornamento automatico della chiave. Per la garanzia della stabilità e della sicurezza della rete serve, dunque, più tempo e ogni Internet Service Provider è chiamato in causa per intervenire al più presto nella risoluzione di guasti ed eventuali errori tecnici di vasta portata: gli esperti avevano già intuito come l'introduzione di una coppia di chiavi pubblica-privata più lunga, e quindi più sicura, avrebbe causato errori in alcuni sistemi di vecchia data. Più della metà dei server della Root Zone, infatti, dispongono della versione 2010 della chiave KSK nei loro sistemi.
”Sarebbe irresponsabile procedere con il roll-out dopo che abbiamo identificato questi nuovi problemi che potrebbero avere un effetto negativo su un numero significativo di utenti finali, che potrebbero rimanere offline da un momento all’altro" hanno dichiarato i responsabili ICANN, prevedendo entro il primo trimestre 2018 la sistemazione di ogni criticità.
In attesa del loro rafforzamento e messa in sicurezza, i Domain Name System registrati nel mondo ammonterebbero a circa 331.9 milioni, secondo alcune stime aggiornate al 2017, di cui 1.3 milioni di iscrizioni solo nell’ultimo anno. In Italia, il Registro dei domini ha invece compiuto 30 anni, dal lontano dicembre 1987, anno di inaugurazione dell’anagrafe digitale, giungendo attualmente a
circa tre milioni di domini .it regolarmente registrati.
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